UNA BIBLIOGRAFIA RAGIONATA

UTILE PER ENTRARE NEL MONDO DELLA COMPLESSITA’

 I libri indicati nella precedente bibliografia contenevano solo autore, titolo, casa editrice e anno di pubblicazione; in più li avevo suddivisi in base alla disciplina di riferimento, senza pretese accademiche, sapendo bene che oggi non esiste più una demarcazione netta tra le diverse materie, come ho anche mostrato nei diversi capitoli.

Ho già detto che si tratta di una bibliografia che va oltre i limiti imposti dallo studio della complessità e dei fenomeni complessi, perché ogni libro lì riportato ha contribuito, da solo o in collegamento con altri, del tutto o per piccole parti, allo sviluppo delle riflessioni che animano il mio testo e al percorso che mi ha portato proprio in termini reticolari a quanto esposto.

In questo ultimo capitolo produrrò una bibliografia ragionata, non esaustiva di tutti i testi esposti, ma seguendo un filo tematico, in modo da poter orientare chi fosse interessato in questa direzione.

POCHI LIBRI

 Questa parte è rivolta a chi si avvicina per la prima volta al mondo della complessità volendo coprire diverse aree che gli permettano di avere quelle basi necessarie da cui poter procedere per successivi approfondimenti.

Per quanto riguarda la FISICA il mio suggerimento è:

 

  • Stewart, Dio gioca a dadi? Bollati Boringhieri- 1993;
  • Aczel, Entanglement. Cortina Edizioni- 2004.

Si tratta di due libri che possono essere letti anche da persone di media cultura.

Il primo propone uno sguardo ampio, fatto di esempi, che ripercorre quanto si è andato scoprendo a partire dalla fine dell’Ottocento. Il titolo richiama alla mente una celebre sentenza di Einstein per il quale, come si è visto nel corso dei capitoli, quanto emergeva dalla fisica quantistica doveva essere ricondotto all’interno dei paradigmi noti, per cui espresse la frase che “Dio non gioca a dadi” con la quale intendeva riprodurre la visione deterministica diffusa dalla scienza del 1600.

Nel libro si parla di Caos e di ordine, di errore, dei fenomeni strani che sempre più si presentavano agli studi degli scienziati; ci si interroga sulla struttura della realtà e su come non sia più possibile rinchiuderla in schemi e leggi validi per sempre. Insomma, un libro che ci aiuta a com-prendere quanto è di volta in volta emerso nella ricerca scientifica contemporanea.

Il secondo affronta l’argomento più controverso della fisica quantistica, quello dell’entanglement, ma non si limita a questo, fornendo i retroscena storici e concettuali che hanno portato i fisici a mettere in discussione i paradigmi galileiani, cartesiani e newtoniani. Non è stato un processo semplice che si è sviluppato sempre di più dopo l’affermazione del principio di Heisenberg. La seconda parte del libro si concentra sull’intervento di Einstein (EPR) e la sua incapacità di riconoscere la rottura di quei paradigmi: l’autore segue passo dopo passo quel conflitto e mostra le diverse fasi che hanno dimostrato l’errore di Einstein e l’affermazione della fisica quantistica anche nei suoi concetti più radicali. Ciò avviene in maniera non superficiale e comprensibile, anche senza bisogno di entrare dentro le formule proposte. Il libro si conclude mostrando le prospettive che l’affermazione dell’entanglement aprono alla ricerca e all’innovazione tecnologica.

Per quanto riguarda le NEUROSCIENZE:

 

  • Damasio, L’errore di Cartesio. Adelphi- 1995;
  • Schacter, Alla ricerca della memoria. Einaudi- 1996;

(in alternativa) V.S. Ramachadran, L’uomo che credeva di essere morto. Mondadori-2012.

 

Damasio è un neuroscienziato che opera da decenni sul campo e che non si limita alla divulgazione. I suoi libri coprono un trentennio e l’ultimo è del 2022: egli ha elaborato teorie coerenti a partire dalla sua attività clinica di neuroscienziato sviluppando aspetti sempre nuovi e risposte più approfondite agli interrogativi precedenti. Damasio riporta numerose esperienze e dagli interrogativi che queste hanno posto ha elaborato una serie di riflessioni che svilupperà nei libri successivi. La conclusione più importante riguarda “L’errore di Cartesio” che solo l’attività di ricerca recente in campo neuroscientifico ha permesso di evidenziare. L’errore consiste essenzialmente nella separazione tra “res cogitans e res extensa”, cioè tra Io e mondo, tra Soggetto e Oggetto. Quella separazione ha condizionato lo sviluppo scientifico nei secoli successivi e ha avuto anche molti meriti, ma oggi non è più accettabile. Riconosciamo infatti che quei due aspetti non possono essere separati, ma che esiste una continua interrelazione tra ciò che chiamo Soggetto e quello che definisco, arbitrariamente, il mondo. Non è più solo la fisica quantistica a mettere in discussione la teoria e le sue conseguenze; ora anche le neuroscienze aprono nuovi interrogativi e forniscono risposte a quegli interrogativi: ecco come la complessità non è una tesi filosofica ma sboccia dalla ricerca in rapporto a quanto acquisito fino ad ora.

 

I due libri proposti sulla memoria mostrano come gli sviluppi in campo neuroscientifico abbiano chiarito meglio struttura e funzioni della memoria, superando quanto era considerato verità ancora pochi anni fa. Anche in questo caso i due libri propongono moltissimi casi studiati dai neuroscienziati e sviluppano le conseguenze che da essi derivano. Si tratta di casi clinici, talvolta bizzarri, ma che hanno permesso di comprendere meglio cosa si nasconde nel nostro cervello: non sono risultati definitivi e la materia è in continua evoluzione, ma entrambi i libri rappresentano la base degli studi in questo campo e ci mostrano quanto ancora ci sia da fare e soprattutto ci fanno comprendere la distanza abissale tra le nuove scoperte e il senso comune che fatica a staccarsi, in questo come in altri campi, dalle acquisizioni assunte per secoli e ormai diventate solo degli stereotipi.

 

Per quanto riguarda la COMPONENTE EPISTEMOLOGICA:

  • M. M. Walldrop, Complessità. Uomini e idee al confine tra ordine e caos. Instar Libri-1995 (ex. 1987);
  • Ceruti, Il vincolo e la possibilità. Feltrinelli- 1996.

 

Di entrambi i libri ho parlato abbastanza nei diversi capitoli, l’8° per il primo e il 9° per il secondo. Nei capitoli c’è sufficiente materiale per essere invogliati a una lettura completa e personale dei due testi.

Il primo segue passo per passo la strategia del Santa Fe Institute, dei suoi ricercatori e Premi Nobel, e di come si stesse delineando già 30 anni fa un nuovo percorso di indagine basato sull’interconnessione tra diverse discipline.

Il secondo è invece più teorico e sviluppa in quella sede quanto emergeva in misura crescente dalla ricerca in campo fisico, biologico, informatico e altro. Il titolo spiega in maniera chiara il senso di tutto il percorso teorico di Ceruti e smentisce luoghi comuni molto diffusi: il vincolo, ovvero il sistema nel quale ci troviamo ad operare con i suoi limiti e confini, non è un ostacolo a una libertà astrattamente intesa come qualcosa che è capace di fare tutto, ma rappresentano il punto di partenza per le possibilità che si aprono davanti a noi. La ricerca sul campo e la riflessione teorica mostrano i nuovi orizzonti che abbiamo di fronte e come questo metta in discussione l’approccio tradizionale, fattosi sempre più ideologico anche in campo scientifico.

 

Per quanto riguarda la COMPONENTE STORICO-SOCIOLOGICA:

  • B. Reich , L’economia delle nazioni. Il Sole 24 ore- 1993;
  • S. Landis, La ricchezza e la povertà delle nazioni. Garzanti – 2000;

(o in alternativa) J. Diamond, Armi, acciaio e malattie. Einaudi – 1998.

Una delle acquisizioni poste dalla Scienza in tempi recenti è i carattere storico di ogni fenomeno, quella che Prigogine chiama “la freccia del tempo”. Naturalmente, partendo da questo presupposto non dovrebbe esistere una disciplina storica in quanto tale, ma ogni disciplina dovrebbe proporre anche una dimensione storica, oltre che teorica. Purtroppo, si tratta di un terreno che fatica, e molto lentamente, a scrollarsi di dosso quell’aura di “specificità speciale” che l’ha sempre contraddistinta. Troppo spesso si parla di Storia (vedi i manuali liceali) come qualcosa che ha a che fare soprattutto con la politica. Con la presenza sempre maggiore di altri fenomeni, economici culturali sessuali sociali comunicativi…, si è cercato di allargare a questi lo studio della Storia, passando così da una Storia Totalizzante a una Storia Frammentata. In fondo è quanto sottolineo nei miei lavori: è il passaggio dai “lanternoni” ai “lanternini” di cui parlava Pirandello: dalle leggi universali al relativismo culturale.

I libri teorici che hanno cercato di muoversi in questa nuova direzione non sono molti e tra questi ho citato il testo di Gaddis e i contributi al Convegno organizzato da Morin nel 1999 dal titolo Rélier les connaissances, ma il primo è in inglese e il secondo in francese. Per questo preferisco proporre due testi che per il loro valore metodologico fanno capire come si muova la storia in ambito sociale con riferimento al presente-futuro e alla ricostruzione-comprensione del passato. Sono libri che entrano nel merito della realtà e che per questo smantellano i tradizionali approcci.

Il primo libro è stato scritto dal Ministro dell’Economia di Bill Clinton e fornisce un quadro ampio delle trasformazioni in atto nell’era della Rivoluzione Informatica e della Globalizzazione. Il suo valore sta proprio nel fatto che 30 anni dopo le linee evolutive indicate sono state ampiamente confermate e rappresentano ancor oggi un punto di riferimento per chi volesse confrontarsi con la storia dei giorni nostri. È incomprensibile come, nonostante ciò, nelle scuole, nei mezzi di comunicazione, in politica si continui ad ignorare quanto espresso in quel libro. Si continua a ragionare e a fare proposte come se la realtà mondiale fosse ancora quella degli anni ’60; in questo senso alcuni argomenti risultano decisivi e decisiva risulta la comprensione o meno di questi sviluppi: 1) Dagli alti volumi di produzione all’alto valore aggiunto;

2) La nuova struttura reticolare dell’impresa; 3) La fine dei campioni nazionali; 4) Le tre mansioni del futuro; 5) La formazione degli analisti simbolici.

Le tematiche e le linee di tendenza proposte entrano in diretto contatto, sul terreno proprio della realtà sociale, con tutti gli aspetti evidenziati dal pensiero complesso nelle sue svariate sfaccettature, dal Santa Fe Institute al NECSI alle riflessioni europee.

Il secondo libro ci riporta con i piedi per terra dopo i 150 anni di sbornia ideologica e moralistica. L’autore offre una ricostruzione storica ampia e documentatissima obbligandoci a fare i conti con eventi e realtà che ignoriamo o sottovalutiamo. Andando al di là del relativismo storico Landes, Professore Emerito ad Harvard, ci ricorda il peso che la natura e la geografia non hanno mai smesso di esercitare e come il ruolo preminente in epoche diverse di società non occidentali, come quella cinese, quella islamica, giapponese, precolombiana o quella indiana, abbiano dovuto soccombere di fronte ad elementi di sviluppo che non sono dipesi né dal Caso né da Forze del Male né da valori morali, ma che rinviano ad aspetti culturali codificati, confermati e conformati. I numerosi esempi sono lì a dimostrare la tesi e a fornire un metodo per leggere la realtà di qualsiasi epoca, come quello dell’orologio, strumento inventato dai cinesi, ma usato solo come oggetto estetico, dal momento che verità assoluta era la convinzione che il Celeste Impero coincidesse col Mondo Intero. Insomma, i vinti di un tempo possono risultare i vincitori di oggi, e viceversa: ciò che conta in realtà è la capacità di dar vita a strumenti sociali di cui possa beneficiare un sempre più ampio strato di popolazione. E questo vale per il cibo, i beni di consumo quotidiano, ma anche le possibilità culturali e le istituzioni stesse. Naturalmente il processo non è lineare, ma molto articolato, reticolare, in una parola complesso.

 

TUTTA LA BIBLIOGRAFIA

Qui di seguito un rapido excursus sull’insieme degli altri libri proposti.

1)FISICA

Per chi volesse procedere con ordine dovrebbe cominciare con Cartesio e Galileo per ritrovare quei concetti che sono alla base della scienza moderna. Anche i libri di Hawking potrebbero rappresentare una pietra di paragone nell’ambito della tradizione, sebbene negli ultimi anni abbia riconsiderato la possibilità di dar vita a una “Teoria del tutto”, quella teoria che andrebbe contro le novità introdotte dalla scienza della complessità.

Nel campo di queste novità può essere utile leggere i libri di Prigogine, che possono anche essere seguiti saltando le parti più propriamente matematiche e che fondano quanto verrà sviluppato successivamente: La fine delle certezze.

Altri testi di carattere generale sono quelli del Premio Nobel Lauglin, dello studioso di cui ho parlato, Aczel, e della giovanissima scienziata italiana Chiara Marletto.

Per chi volesse addentrarsi nella specificità della fisica quantistica allora ci sono i libri di Kumar, Bernstein e anche Lederman.

I due Gefter, figlia e padre, si interrogano sui problemi connessi alla fisica contemporanea e lo fanno in modo molto discorsivo dialogando con i protagonisti. I libri di Kuhn e Laszlo sono un po’ datati, mentre i libri di Rovelli, scienziato e divulgatore, possono essere un riferimento, sebbene il testo sul tempo si ponga in alternativa a quello di Smolin.

Con questi ultimi libri siamo però un po’ distanti dal voler approfondire in modo più diretto il concetto di complessità.

2)NEUROSCIENZE

In questo campo il punto di riferimento non può che essere Damasio sia per l’attività sul campo sia per la ricerca teorica. Ho già citato Schacter e Ramachadran per quanto riguarda la memoria. Un grande classico è il libro di Penrose, ma possono essere utili anche Edelman e Eagleman, mentre per un approfondimento più discorsivo allora si possono leggere sia Piattelli Palmarini sia Sinigaglia.

L’ultimo libro proposto, Una mente inquieta, è il resoconto di una scienziata che ha convissuto con la sindrome bipolare, un importante punto di vista dall’interno in cui i risultati della ricerca scientifica dialogano con l’esperienza personale quotidiana della persona.

3)EPISTEMOLOGIA

Questa parte è quella che offre una gran quantità di testi di più facile lettura in cui si snoda attraverso diverse prospettive lo sviluppo in chiave epistemologica del pensiero complesso.

Il testo del filosofo Gadamer pone le basi teoriche cui farà riferimento Ceruti nel libro proposto. A parte questo c’è il gruppo legato a Morin con Ceruti, Bocchi e Pievani ed è quello che ha insistito maggiormente sul concetto di complessità: a questo proposito per chi volesse avere un inquadramento generale c’è La sfida della complessità curato da Morin ma con numerosi interventi dei principali protagonisti di questo nuovo approccio.

Mandelbrot è importante per quanto riguarda i frattali, Barabasi e Buchanan per il concetto di rete con una vasta documentazione, mentre uno dei fondamenti teorici legati alla società prodotta dalla rivoluzione informatica è il libro di Negroponte, Being digital, che si trova anche nella traduzione italiana. Tra gli altri libri che privilegiano ora questo ora quell’aspetto un importante riferimento deve essere in La sacra unità di Bateson.

E’ utile sapere che tutti questi libri affrontano l’argomento attraverso un rapporto continuo con vari aspetti della realtà, perché l’approccio epistemologico alla complessità non si muove più solo in chiave teorica ma proponendo concetti stimolanti a partire dall’esperienza comune e verificandoli di conseguenza.

Concetti stimolanti non Verità assolute.

C’è infine Arcadia di Stoppard perché si tratta di un’opera teatrale in cui vengono sviluppati, nel dialogo tra i personaggi, diversi aspetti delle nuove acquisizioni scientifiche che hanno dato vita anche ad espressioni emblematiche, come la celebre frase “Le montagne non sono piramidi e gli alberi non sono coni”.

4)STORICO-SOCIOLOGICO

Nell’elenco proposto occorre procedere a una successiva suddivisione.

Esistono opere di carattere generale che rappresentano un quadro di riferimento necessario se si vuole una ampia panoramica sull’evoluzione della cultura intesa come l’insieme di elementi caratteristici delle diverse società. In questo quadro rientrano Descartes, Darwin, Berlin, Arendt, Ortega y Gasset, Canetti, Aron, Ricoeur e Savater.

Ci sono poi i libri più di carattere storico ma legati alla società contemporanea come le opere di Gaddis, Diamond, Bruckner, Hughes, Ferguson e Stark.

Infine ci sono libri più legati a temi attuali ma che sono trattati in una prospettiva che va al di là della cronaca e che individua invece dei nodi evolutivi: abbiamo così Shellenberger e Lomborg per una riflessione non semplicistica delle problematiche ambientali; Gates, Easterbrook, Zitelman, Rampini, Pinker e Benedettelli per una riflessione sulle dinamiche sociali, economiche e politiche troppo spesso affrontate in termini ideologici.

Ho aggiunto poi l’unico libro che conosco che affronta il tema della schiavitù in modo molto approfondito e attraverso una ricchissima documentazione proponendo finalmente una lettura del fenomeno storicamente determinato.

Ho messo anche L’era del vuoto di Lipovetsky come esempio fondante di quel relativismo culturale che si colloca agli antipodi del pensiero complesso e traccia le linee della così detta cultura post-moderna.

 

5) IL PERCHE’ DEI MIEI LIBRI

Ho deciso di inserire nella bibliografia anche i miei lavori non perché pensi che siano dei capolavori né per farmi bello, ma perché sono il frutto di una riflessione che in questo secolo è andata allargandosi e approfondendosi nei temi che hanno contribuito alla formazione della mia persona. Tra l’altro, se nei social italiani non hanno lasciato traccia, lo stesso non si può dire all’estero e in particolare sul sito Academia.edu e nei gruppi su Facebook dove sono stati occasione di discussione e anche di un certo apprezzamento.

Come Professore di Letteratura e Storia ho approfondito questi temi cercando di coniugare quanto insegnato alle Superiori con i nuovi riferimenti alla complessità: per quanto riguarda la storia il libro del 2004 “Dentro la rete: la storia e il pensiero complesso” affronta il tema a livello metodologico, ponendo così le basi delle mie lezioni in Italia, Brasile e Francia; 15 anni dopo ho deciso di riprendere gli argomenti sviluppati nelle mie lezioni e fornire una lettura degli eventi tra il 1000 e il 2000 alla luce della complessità: Dodici lezioni di Storia. Flussi.

La Letteratura è stata, oltre che materia d’insegnamento, fonte decisiva nella costruzione della mia persona. Ho scritto molto, ma soprattutto, mettendo a frutto quanto proposto nelle mie lezioni, ho creato il testo “Corso di letteratura non deterministica” a cui ho lavorato per più di un decennio e che non è certo un manuale anche se diviso per autori. È stato preceduto da un libro in cui metto in evidenza il legame tra la poesia e la costruzione della persona, “La poesia costruisce l’IO”. Il legame tra scienza e letteratura che si è fatto molto più profondo negli ultimi 150 anni fornisce una lettura non convenzionale e originale per quanto riguarda il fenomeno letterario.

Un altro lavoro che ritengo originale è quello relativo all’amore, tema decisivo per me e per l’età che viviamo: “Lascia che il tarlo scavi, lascia la piaga gemere: amore e complessità”. Fuori dai luoghi comuni sull’amore che inondano la comunicazione e avendo come riferimento l’unico testo sull’amore che fornisca basi serie, “La doppia fiamma” di Octavio Paz, esso cerca di fornire un orizzonte credibile e vivibile grazie all’incontro tra la mia storia personale e i riferimenti alla complessità. Lo stesso vale anche per il libro sulla Parola, tradotto anche in inglese, in cui ho cercato di portare alla luce la ricchezza della parola così come ci ha insegnato a fare la poesia moderna, ricchezza e carattere decisivo in una società inondata dalla quantità di parole ridotte però a strumenti “usa e getta”.

L’importanza del viaggio è stato un altro tema che ho sviluppato e lo stesso vale per ciò che riguarda le emozioni, i sentimenti e il pensiero, oltre a una riflessione senza pretese sull’estetica, termine anche questo dato per scontato e dunque privo di consistenza.

Il libro che rappresenta meglio la costruzione della mia persona attraverso la frammentarietà della mia esistenza e che rappresenta a livello di metodo ciò che io ritengo oggi debba essere la prospettiva della scrittura è “I cipressi di San Cornelio”, che ha avuto un riconoscimento al Premio Città di Castello del 1918.

 

6) TESTI IN LINGUA STRANIERA DI NON FACILE REPERIBILITA’

Ho voluto aggiungere anche alcuni libri che forse oggi sono più facili a reperire grazie ad Amazon e che ho potuto leggere solo perché ho vissuto più di dieci anni all’estero.

Tra quelli che ho indicato possono essere utili:

La méthode di Morin ormai anche in traduzione italiana, un’opera enorme di grande spessore; i libri di Von Foerster e Livingstone su ordine, disordine e rumore; il libro di Isabelle Stengers sul tema della storia nelle scienze.

 

 

UNA BIBLIOGRAFIA AMPIA

UTILE PER ENTRARE NEL MONDO DELLA COMPLESSITA’

  

Legenda:            F.= Fisica         N.= Neuroscienze         E.= Epistemologia

S.= Storia e Sociologia

 

 

I.Prigogine-

I. Stengers

La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza Einaudi 1981 F.
I.Prigogine La fine delle certezze Bollati Boringhieri 1997 F.
I.Stewart Dio gioca a dadi? – Bollati Boringhieri 1993 F.
R. Laughlin Un universo diverso Codice ed. 2005 F.
A.Aczel Entanglement Cortina 2004 F.
A.Aczel Chance Cortina 2005 F.
C. Marletto The science of I can and I can’t Penguin Books, 2021 F.
A.Gefter Due intrusi nel mondo di Einstein Cortina 2015 F.
M. Kumar Quantum Mondadori 2010 F.
J. Bernstein Salti quantici Adelphi 2013 F.
L. Smolin La rinascita del tempo Einaudi 2014 F.
J. Barrow I numeri dell’universo Mondadori 2003 F.
S. Hawking La teoria del tutto Rizzoli 2003 F.
S. Hawking Dal big bang ai buchi neri Rizzoli 1998 F.
S. Hawking Breve storia del tempo   1988 F.
A.Gargani Lo stupore e il caso Laterza 1985 F.
G.C. Ghirardi Un’occhiata alle carte di Dio Il saggiatore 2015 F.
L. Lederman-

C. Hill

Fisica quantistica per poeti Bollati Boringhieri 2013 F.
C. Rovelli Sette brevi lezioni di fisica Adelphi 2014 F.
C. Rovelli L’ordine del tempo Adelphi 2017 F.
C. Rovelli Helgoland Adelphi 2020 F.
T.S. Kuhn La tensione essenziale Einaudi, 1985 F.
I.Laszlo Evoluzione Feltrinelli 1985 F.
G. Galilei Il Saggiatore   1623  
G. Galilei Il discorso sopra i massimi sistemi del mondo   1632  
R. Descartes Discours sur la méthode   1637 S.
         

 

 

A.Damasio L’errore di Cartesio Adelphi 1995 N.
A.Damasio Emozione e coscienza Adelphi 2000 N.
A.Damasio Il sé viene alla mente Adelphi 2010 N.
         
D. Schacter Alla ricerca della memoria Einaudi 1996 N.
V.S. Ramachadran L’uomo che credeva di essere morto Mondadori 2012 N.
V.S. Ramachadran Che cosa sappiamo della mente Mondadori 2004 N.
G. Edelman Seconda natura Cortina 2007 N.
D. Eagleman Il tuo cervello. La tua storia Corbaccio 2016 N.
D. Eagleman In incognito Mondadori 2012 N.
G. Rizzolatti-C. Sinigaglia So quel che fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio Cortina 2006 N.
M. Piattelli Palmarini Chi crediamo di essere Mondadori 2011 N.
R. Penrose La mente nuova dell’Imperatore Sansoni 1992 N.
K. Redfield Jamison Una mente inquieta TEA ed. 2006 (ex 1995) N.
         

 

 

 

M. M. Walldrop Complessità. Uomini e idee al confine tra ordine e caos Instar Libri 1995

(ex. 1987)

E.
M. Ceruti Il vincolo e la possibilitá – Feltrinelli 1996 E.
AA.VV. La sfida della complessità Feltrinelli 1985 E.
M. Ceruti La fine dell’onniscienza Studium ed. 2014 E.
N. Negroponte Essere digitali Sperling e Kupfer 1995 E.
G. Gadamer Verità e metodo Bompiani 1983 Ex.1960 E.
A-L. Barabasi Link Einaudi 2004 E.
M.Buchanan Nexus Mondadori 2003 E.
B. Mandelbrot Gli oggetti frattali Einaudi 1987 E.
B. Mandelbrot- R. Hudson Il disordine dei mercati Einaudi 2005 E.
F. Varela Un know-how per l’etica- Laterza 1992 E.
Maturana-Varela L’albero della conoscenza Garzanti 1987 E.
M. Taylor Il momento della complessità Codice 2005 E.
F. Von Hayek L’ordine sensoriale Rusconi 1990 (1952) E.
T. Wolfe Il regno della parola Giunti 2016 E.
T. Pievani La vita inaspettata Cortina 2011 E.
N. Taleb Antifragile Il Saggiatore 2013 E.
A.L. Saxenian The new argonauts Harvard 2006 E.
P.W. Anderson – K.J.-Arrow – D. Pines – The economy as an evolving complex system CA:Addison-Wesley 1988 E.
Enciclopedia Einaudi Prigogine-Stengers Organizzazione (vol.10)

Vincolo (vol. 14)

Einaudi 1980 E.
F. Varela Principles of biological Autonomy North Holland 1979 E.
Atlan, H. Ruolo positivo del rumore nella teoria dell’informazione ecc Annali di fisiologia, biologia e medicina. 1970 E.
Atlan, H. Entre le cristal et la fumée Seuil, Paris. 1979 E.
Bateson, G. Una sacra unità. Altri passi verso un’ecologia della mente, Adelphi 1997 E.
J. Brockman I nuovi umanisti Garzanti 2005 E.
A.L. Saxenian The new argonauts Harvard 2006 E.
Bocchi, G.-Ceruti, M Origini di storie, Feltrinelli 1993 E.
Gould, S. J. La vita meravigliosa Feltrinelli, 1990 E.
Morin, E. (a cura di) Rélier les connaissançes. Le défi du XXI siècle Seuil, Paris. 1999 E.
Morin E. Scienza con coscienza F. Angeli 1984 E.
Morin E. L’uomo e la morte Newton Compton 1980 E.
Morin E. I sette saperi necessari all’educazione del futuro Cortina 2001 E.
JP. Changeux-p. Ricoeur La natura e la regola Cortina ed. 1999 E.
AA.VV. A companion to epistemology Blackwell 1993 E.
N. Mancini Errore della scienza L’arco Firenze 1950 E.
Y. Bar-Yam Making things work Necsi 2004 E.
T. Stoppard Arcadia Einaudi 2003 ex.1993  
         

 

C. Darwin L’origine della specie   1859 S.
C. Darwin L’origine dell’uomo e la selezione sessuale   1871 S.
I.Berlin Il potere delle idee Adelphi 2003 ex.1988 S.
H. Arendt Vita activa Bompiani 2008 ex.1958 S.
Ortega y Gasset La ribellione delle masse SE 2001 ex. 1930 S.
F. Savater Dizionario filosofico Laterza 1996 S.
E. Canetti Massa e potere Adelphi 1981 ex.1960 S.
P. Ricoeur Soi-même comme un autre Ed. du Seuil 1990 S.
G. Lipovetsky L’ère du vide Gallimard 1999 S.
J.L.Gaddis The landscape of history Oxford University Press 2002 S.
J. Diamond Armi, acciaio e malattie Einaudi 1998 S.
D. S. Landis La ricchezza e la povertà delle nazioni Garzanti 2000 S.
R.B. Reich L’economia delle nazioni Il Sole 24 ore 1993 S.
M. Shellenberger Apocalypse never Harper Collins 2020 S.
B. Lonborg False alarm Basic Books N.Y.C. 2020 S.
P. Bruckner La tirannia della penitenza Guanda 2007 S.
P. Bruckner Il fanatismo dell’apocalisse Guanda 2014 S.
R. Zitelmann La forza del capitalismo IBL Libri 2020 S.
R. Hughes La cultura del piagnisteo Adelphi 1994 S.
R. Descartes Meditazioni metafisiche Laterza 1997 S.
F. Rampini Suicidio occidentale Mondadori 2022 S.
R. Aron L’oppio degli intellettuali Lindau 2017 ex.1955 S.
N. Ferguson Occidente Mondadori 2011 S.
R. Stark La vittoria dell’occidente Lindau 2014 S.
B. Gates La strada che porta a domani Mondadori 1995 S.
B. Gates Business@lla velocità del pensiero Mondadori 1999 S.
G. Easterbrook Sonic boom Random house 2009 S.
B. Benedettelli 50 sfumature di violenza Cairo ed. 2017 S.
O.Pétré-Grenouilleau La tratta degli schiavi Il mulino 2006 S.
S. Pinker Il declino della violenza Mondadori 2013 S. S.

 

 

 

I MIEI LAVORI SUL TEMA SPECIFICO DELLA COMPLESSITA’

 

Within the network of the mind:  emotions, feelings, thought (appendix on aesthetics: impossibility of a horizon) Eta Beta Milano 2023
Appunti sull’estetica:

impossibilita’ di un orizzonte

Eta Beta Milano 2022
Parole e il labirinto della vita Eta Beta Milano 2022
Words and complexity Eta Beta Milano 2022
Corso di letteratura non deterministica Eta Beta Milano 2021
Dodici lezioni di Storia. Flussi. Eta Beta Milano 2020
Lascia che il tarlo scavi, lascia la piaga gemere: amore e complessità

 

Eta Beta Milano 2019
Viaggio e labirinto

 

Eta Beta Milano 2019
La poesia costruisce l’io Eta Beta Milano 2018
I cipressi di San Cornelio Firenze 2010
Dentro la rete: la storia e il pensiero complesso FIRENZE 2004

 

 

 

TESTI IN LINGUA STRANIERA DI NON FACILE REPERIBILITA’

 

Jantsch E. The self-organizing universe (Pergamon Press,Oxford 1980)
Eigen M.,Winkler-Oswatitsch R. -(orig.in tedesco) Laws of game.How the principles of nature govern chance- (Penguin Books,Harmondsworth 1975)
Ekeland I. Le calcul, l`imprevu- (Paris, Seuil 1984)
Ekeland I. Au hasard- (Paris, Seuil 1991)
Atias C.,Le Moigne J.L.-Morin (a cura di) Epistemologie de la complexité.  
Morin E.,Piattelli-Palmarini M.(a cura di) L’ unité de l’homme (Seuil,Paris 1974):
Von Foerster H.- Notes pour une epistemologie des objets vivants.  
Livingstone P. -Disorder and Order ( Anma Libri,Stanford 1984):
Von Foerster H. Disorder/Order:Discovery or Invention?  
Maturana H. Biology of language.The epistemology of reality.  
Stengers I. Quelle histoire pour les sciences? in Histoire des sciences et psychogenese Cahiers de la fondation Archives Jean Piaget,n.4. 1983
AA.VV. La querelle du déterminisme. Philosophie de la science d`aujourd`hui- Paris, Gallimard 1990)
Morin, E. La méthode, Seuil, Parigi.

(1977-2001),

Poincaré, H. Méthodes nouvelles de la mécanique céleste, Paris. , Paris.

(1899)

Poincaré, H. Le hasard in Science et méthode Paris.

(1914)

Pierre BergéYves Pomeau e Monique Dubois-Gance  Des rythmes au chaos

 

Odile ed. 1994
D. Ruelle Chance and chaos Princeton 1993