KUNMING E LO YUNNAN

Non ero mai stato in questa parte di Cina, una regione di confine e caratterizzata sia da una lunga storia sia da un paesaggio montano quasi alpino. Regione di frontiera perché confina con Vietnam, Laos, Birmania, verso i quali è già molto forte la penetrazione cinese grazie anche a un sistema di trasporti moderno e ad affinità culturali.

Kunming si trova a più di 1300 km da Hong Kong percorribili in 2 ore di aereo o in 8 ore di treno-proiettile e l’arrivo fornisce già il senso del viaggio: all’aeroporto di Kunming ci viene sequestrata la Rough Guide perché nella cartina generale Taiwan era di un colore diverso da quello della Cina continentale e sappiamo con quanta insistenza opera Pechino nel riconoscere l’isola come appartenente alla Repubblica Popolare. Per il resto non vediamo grandi differenze: modernità e antichità convivono qui come a Hong Kong, solo che Internet attraverso le sue app occidentali non è usufruibile, neanche con VPN. Pazienza.

Kunming, a 1900 m.s.m., è chiamata “Spring City” perché l’altitudine ne fa un luogo piacevole da un punto di vista climatico con massime di 25° che rendono il soggiorno molto confortevole: eterna primavera, così lontana dal caldo umido patito nel resto della Cina dove il sudore non ti abbandona. Naturalmente d’estate.

Agosto è il mese delle vacanze per i cinesi e i cinesi sono tanti ma veramente tanti e ciò rende ancora più interessante il viaggio perché aiuta a comprendere come sia cambiata la vita in Cina negli ultimi dieci-venti anni. I treni sono pieni, anche in prima classe, e occorre prenotare con anticipo tenendo conto che China Railways apre la vendita solo 15 giorni prima; i luoghi storici sono affollatissimi e così pure i negozi soprattutto quelli che vendono cibo. In compenso il costo dei ristoranti è veramente basso e lo stesso vale per i servizi di trasporto locale per i quali si parla sempre di 25-40 centesimi di euro. Kunming ha un’estesa metropolitana e come Kunming sono ben 47 le città cinesi dotate di metropolitane vere e proprie. In superficie il traffico non manca anche se il sistema semaforico è tale (come in Giappone) che impedisce il formarsi di lunghissime code. Il benessere cinese si vede proprio dal parco macchine che attraversa le città: molte macchine nazionali ma anche tantissime giapponesi, europee o americane, tra cui BMW, Mercedes, Chevrolet, Ford, Lexus, Porsche, Volkswagen e persino qualche Tesla. Il traffico è ordinato e i guidatori rispettano in maniera perfetta le regole, diversamente dai motociclisti ai quali è riservata una corsia speciale, ma che agli incroci passano quando vogliono; stile Vietnam.

La folla è visibile ovunque, ma risulta straordinariamente presente nei luoghi turistici di maggiore attrazione che in partenza da Kunming sono la Stone Forest e la città storica di Dali a 350 km ma raggiungibile in 2 ore di treno. In entrambi i casi l’organizzazione è perfetta e tale da permettere una visita estremamente piacevole. Considerando il carattere tuttora comunista del regime può stupire la grande frequentazione dei templi e il culto tradizionale lì espresso da parte di una popolazione che, dopo gli anni bui del maoismo, ha potuto riappropriarsi delle forme della fede.

Per quanto riguarda le persone colpisce la presenza di tanti giovani e di tante famiglie con bambini piccoli che approfittano delle vacanze per una nuova esperienza, nella quale il cibo rappresenta una parte essenziale. Beatrice faceva notare che a differenza nostra in Cina i monumenti storici e i negozi di cibo sono mescolati, così possiamo trovare un venditore di formaggio alla base di un palazzo del XVIII secolo.

Il cibo è considerato ovunque un momento essenziale della vacanza ma qui assume un rilievo ancora maggiore perché lo Yunnan fa grande sfoggio di due prodotti ricercati in tutto il Pese: il prosciutto crudo e i funghi, le cui varietà sono numerose e non si limitano ai porcini. Un piatto è infine diventato l’emblema della regione e lo troviamo un po’ ovunque, i flower cakes, xiān huā bing, dolcetti di forno ripieni di composti dolci che qui sono soprattutto a base di rose. La cucina dello Yunnan è molto piccante, per cui è necessario accompagnarla con del riso al vapore; birra, vini anche di prugne e liquori completano il pasto.

Noi abbiamo visitato i templi cittadini, le piazze, le porte, l’ampio centro commerciale alimentare all’aperto e ci siamo spostati a Shilin dove c’è la Stone Forest e a Dali sia per visitare la vecchia città storica sia per una breve escursione sui monti Cangshan a pochi km dalla vecchia Dali a cui si può accedere sia con una moderna funivia sia con una vecchia e lenta seggiovia. Le possibilità di camminate sono molte e si può arrivare a 4100 metri.

Questo è ciò che abbiamo fatto, ma lo Yunnan è una delle regioni cinesi dove le possibilità turistiche sono enormi e che può rappresentare anche un ottimo punto di partenza per gli Stati vicini.