GUILIN

Guilin è una città relativamente piccola, avendo poco più di 5 milioni di abitanti e non è neanche la capitale dello Stato di cui fa parte, il Guangxi, che è invece Nanning; nonostante ciò, è uno dei luoghi più visitati non solo della regione ma di tutta la Cina.

Il fascino del viaggio da queste parti non risiede propriamente nella città, sebbene essa conservi importanti testimonianze del suo glorioso passato; infatti, la maggior parte delle persone arriva qui per visitare uno dei tratti naturalistici più particolari, le montagne a forma di “pan di zucchero” che si estendono per circa 80 km ai lati del fiume Li. Il paesaggio è speciale e, a seconda del tempo atmosferico e dell’ora della giornata, si creano immagini suggestive estremamente variabili; oggetto di numerose rappresentazioni pittoriche questa regione è stata immortalata anche sulla banconota da 20 Yuan e i turisti, quando vi passano accanto, si fanno una foto con quella e le colline rappresentate. L’eccitazione è notevole.

Le crociere durano mezza giornata e partono da due porti a 30 km da Guilin per arrivare alla città di Yangshuo, da cui si muovono ulteriori escursioni sia verso le cime sia verso villaggi agresti considerati molto caratteristici. Durante il percorso le navi scivolano lente una dietro l’altra (ne ho contate 40) e permettono di riprendere il panorama da diverse angolature, mentre può capitare di vedere pescatori con la lenza, famiglie che fanno picnic sugli argini e poi barchette noleggiate che sciamano per qualche km più vicini alla costa nei punti più caratteristici. L’arrivo a Yangshuo è particolare perché oltre al tempio dell’approdo ci sono barche di pescatori che qui come altrove in Oriente praticano la pesca col cormorano: l’uccello ha un anello al collo per impedirgli che, una volta catturato il pesce, possa mangiarlo.

La città merita comunque una visita per la presenza di alcuni monumenti storici che ricordano come tra il XIV e il XVII secolo i Governanti Ming preferissero risiedere a Guilin e per questo fecero costruire un palazzo circondato da mura che si estendevano per alcuni km: oggi rimangono le mura e alcuni edifici, tra i quali è di particolare interesse la Scuola di Formazione degli Insegnanti che ospita al suo interno le foto dipinte sui muri di coloro che hanno superato l’esame.

L’insieme è formato geometricamente e presenta alla sua estremità Nord il Solitary Peak un blocco roccioso che con 306 scalini ripidi permette di avere una vista sulla città e le montagne che la circondano: la cima permetteva di dominare la regione proteggendo i reali anticipando movimenti ostili. Altrettanto interessanti sono i diversi laghi che accompagnano il percorso del fiume Li in città e in particolare lo Shan Lake dove si trovano due pagode caratteristiche e dove di sera si accalcano tantissime persone per chiacchierare, fare acquisti, mangiucchiare e soprattutto farsi fotografare in abiti tipici della regione. Le vacanze cinesi puntano soprattutto sul lato del divertimento anche quando si trovano in luoghi caratteristici dal punto di vista storico o naturalistico: molto frequentati in questo senso sono il Parco delle Sette stelle dove storia, scimmie e divertimenti si mescolano e il Parco della “proboscide d’elefante” che permette svago sulle acque e rifornirsi in negozi di bevande e cibo da strada.

Per il resto la città è moderna con una enorme piazza centrale e un mercato alimentare dove si possono consumare le specialità locali. La regione non offre cibi speciali se non una varia pasticceria e soprattutto i noodles di riso immersi in zuppe con maiale, verdure, zenzero, peperoncino.

Nel percorso in treno tra Kunming e Guilin abbiamo verificato cosa significasse la frase “China Rail non offre biglietti cartacei: il passaporto funge da biglietto”. All’arrivo in stazione, qualsiasi stazione, si può entrare solo se si sono comprati i biglietti e questo non viene controllato da delle persone, ma esistono dei tornelli dove si scannerizza il documento d’identità (per gli stranieri il passaporto) che è stato registrato al momento dell’acquisto; un efficientissimo sistema informatico riconosce che si è in possesso di un biglietto adeguato e così i tornelli si aprono. Superata questa prima fase c’è il controllo ai raggi X dei bagagli e a questo punto si aspetta che si apra il vero e proprio check-in che permette di accedere al treno: questo avviene 20’ prima dell’orario stabilito ed è facile da riconoscere perché la striscia col numero del treno diventa verde: solito controllo del documento e via verso il posto prenotato. Tutto efficace e soprattutto efficiente, tenuto conto che i treni che abbiamo preso sono sempre partiti e arrivati in orario. L’attesa di accedere al treno avviene in un enorme salone con sedie e poltrone circondato da servizi e negozi. Lo stesso sistema viene usato in alcuni luoghi particolari come templi, monumenti, musei dove all’acquisto del biglietto viene registrato il passaporto. Nelle stazioni della metropolitana non occorre la registrazione del documento, ma esiste il controllo dei bagagli.

Non c’è dubbio che, oltre all’efficienza, questo sistema permette un controllo puntuale degli spostamenti della popolazione.

Abbiamo lasciato Guilin per la più grande, molto più grande, Chengdu.